di Monica De Santis
Ieri pomeriggio intorno alle 15, presso la Camera di Commercio di Salerno in via Roma si è tenuto un convegno sulla “Valutazione degli asset immateriali, Impatto nelle decisioni di di merger and acquisition e nei sistemi di rating”, al quale hanno preso parte il presidente di Unioncamere Andrea Prete, Raffaele Galano – Direttore Scientifico del Centro di Ricerca DISEC, Vincenzo Scotti – Professore Emerito di Economia Link Campus University, Raffaele Rinaldi – Responsabile Ufficio Credito e Sviluppo dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), Luigi Traettino – Presidente Confindustria Campania e Luigi Nicolais – Presidente Fondazione Cotec. L’attrazione per gli asset immateriali è cresciuta notevolmente negli ultimi anni. La trasformazione in atto dell’economia e dei mercati globali ha modificato i tradizionali criteri di valutazione delle imprese. Gli asset fisici non sono più il principale driver utilizzato per emergere nell’attuale contesto competitivo, ma tale ruolo oggi viene svolto con sempre maggiore forza dagli asset immateriali, il cui peso nella valutazione di mercato delle aziende è passato negli ultimi 20 anni dal 14% ad oltre l’80%. Criteri di valutazione degli asset immateriali, nonché il ruolo da questi esercitato nella crescita delle imprese, come l’impatto degli stessi sulla valutazione del merito di credito e sui sistemi di rating, sono stati i temi al centro delle discussioni da parte di esponenti dei settori della ricerca scientifica, delle imprese e del sistema bancario in occasione del convegno “La valutazione degli asset immateriali impatto nelle decisioni di merger and acquisition e nei sistemi di rating” organizzato, su iniziativa del Prof. Raffaele Galano, dal Centro di Ricerca DISEC della Link Campus University, dalla Camera di Commercio di Salerno e dalla Fondazione Cotec, tenuto nel pomeriggio di venerdì 26 novembre nel salone Genovesi della sede di rappresentanza dell’Ente camerale. La trasformazione in atto dell’economia e dei mercati globali ha modificato i tradizionali criteri di valutazione delle imprese. Gli asset fisici non sono più il principale driver utilizzato per emergere nell’attuale contesto competitivo, ma tale ruolo oggi viene svolto con sempre maggiore forza dagli asset immateriali, il cui peso nella valutazione di mercato delle aziende è passato negli ultimi 20 anni dal 14% ad oltre l’80%.